A ragione o torto

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Interdisciplinare presenza da Bagnulo
Gruppo di lavoro trasversale, tra discipline e regioni d'Italia

Affacciarsi alla finestra e guardare il mondo che scorre intorno, magari, considerare il tempo esterno, il clima, solo come valutazione ed optare, se uscire o, restare in casa.. Una vita dedicata allo sport, al Ju Jitsu, alle Arti Marziali, con alti e bassi, nel contesto del politichese, ma certo, nessuno può mettere in dubbio, sue capacità, sua professionalità, sua conoscenza della materia, suo approcciarsi alla marzialità, assorbendo, come spugna, ciò che di interessante vi si presenta e, può essere rivissuto, in altra focalità, colore, immagine, interpretazione… Giancarlo Bagnulo, che certo, non guarda solo dalla finestra.

Non centra appieno personaggio, ma da idea, della situazione e del vissuto, del Maestro che applica ed interpreta, adatta, sua conoscenza (tanta, profonda) alla situazione, al quadro sinottico che, a lui, si approssima.

“Via” Federale ed in EPS, ma sempre al servizio di tutti, al servizio della disciplina che pratica ed insegna, da una vita. Oggi al margine, per situazionalità, per scelta politica, per scelta di esprimere democraticamente pensiero, ma anche personale visione.. E personalmente, sceglie di restare al margine, di restare a quella finestra, a guardare il mondo e restare disponibile per chi, ha coraggio, di richiedere sua maestria.

Non vincolato quindi e libero, di decidere ed esprimersi, senza “giacchette”, oggi, senza essere “tirato di lato” o in “basso”. Diceva un saggio, che ho conosciuto e si chiamava Baldini: “chi vive di karate, deve essere lasciato in pace, deve aver possibilità di vivere di quel piatto ed aiutare, sua famiglia..” allo stesso modo, adattando la frase, lo si può dire di chiunque pratichi disciplina, sport, scelta di vita, come giustamente, dovrebbe essere..

A ragione o torto ha intrapreso una strada; a ragione o torto, lo si dovrebbe lasciar percorrerla… A ragione o torto si dovrebbe lasciar, libero arbitrio; libero pensiero ed in tutti i casi, si dovrebbe dialogar con questi.. Si vince o si perde, nella vita, ma sempre a tutti, và lasciata un’altra chance e, bisogna poter sempre, porgere la mano… da un lato o dall’altro, per chi ha ragione o torto, resta quantomeno riconoscenza, per ciò che si è fatto e, nel bene o nel male.. come andrebbe pur considerato, “valore” e conoscenza e su quest’ultima, certo non ci piove…

Vincitori o vinti, sul palco, si è saliti, scenderne, non è facile, ma se, si tende la mano, salire o scendere, resta meno difficoltosa avventura, riconoscendo, il giusto, aggiunto valore… nel bene e nel male… a ragione o torto..

Si auspica smussatura d’angoli.. si auspica, apertura mentale, da tutti i lati, su tutti i fronti.. Si può sbagliare nella vita, ma ci è stato insegnato, che si può e si deve, perdonare.. come, il non sporcare, ove si è mangiato..

In quest’ottica, da amico, a cui non vi si può dire, di scegliere amico o frequentazione.. sotto, l’ottica, del portar a ragionare; sotto patrocinio non oneroso; sotto sigla di EPS; ma anche quale supporto “al titolo di spesa” sostenuto, nel piccolo e nel legittimo, si è svolto a San Cipriano d’Aversa (CE), c/o la Polisportiva Capasso, Stage di Ju Jistu – Difesa Personale, appunto guidato, da Giancarlo Bagnulo.

Interdisciplinare presenza, interdisciplinare partecipazione attiva, volontà, comunque, di non smettere di praticare, perché la “Via” da praticare, qualunque sia la odonomastica dedicatagli, porta sempre a maggiore conoscenza e maggior bagaglio di vita e marzialità, praticata e quindi, ossequiata.

Interregionale anche la presenza, fra Campania, Lazio e Puglia, certo, neanche è mancata; quando la trasversalità amicale, non conosce dialetti, non conosce confini, non si arrocca, nel proprio territorio.

Ai posteri, lascerem la scelta, del divinire ad empiere.. Certo, non si può dire, che nulla cambia e nulla, può rimanere immutato ed in politica, sportiva che sia, storia, non solo insegna, ma è un riciclar che mena..(LdM).