#Peoplenotprofit, ambiente e diritti nelle piazze di tutta Italia

Mobilitazioni in tutto il mondo per l'ambiente,i diritti sociali e civili, contro la guerra.

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Manifestazione Fridays for future
Foto presa dalla pagina ufficiale di "Fridays for future - Italia"

“Non c’è più tempo”. Con questo slogan si sono svolte, in tutto il mondo e allo scopo di riportate alcune tematiche al centro del dibattito pubblico, centinaia di manifestazioni organizzate dal movimento ambientalista “Fridays for future”.

La pandemia, i suoi effetti e le politiche errate in merito; la crisi ambientale e un netto cambio di prospettiva nell’approccio da parte di governi e cittadini; la guerra e il bisogno di costruire pace; i diritti sociali e civili negati in ogni ambito e in ogni zona del mondo.

manifestazioni per l'ambiente
Manifestazione 25 Marzo per l’ambiente – fonte: Torino Today

Sono queste alcune delle tematiche alla base dello sciopero globale sull’ambiente al quale hanno contributo, in particolar modo, i più giovani: studenti medi e universitari; ricercatori e docenti; attivisti per l’ambiente; lavoratori e lavoratrici; semplici cittadini e cittadine sensibili alle tematiche presenti nelle piazze “verdi” della giornata di ieri.

Le richieste delle piazze: interventi concreti e un cambio netto di sistema.

Vere azioni per la salvaguardia del clima e meno discorsi pieni di greenwashing. Questa, per gli attivisti di “Fridays for future – Italia”, è la base giusta dalla quale partire per innescare un cambiamento fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e del nostro pianeta.

Questo perché, come riporta il comunicato ufficiale del movimento per l’ambiente, i risarcimenti climatici sono un diritto che porterà la comunità e le persone in carne ed ossa a diventare protagonisti del cambiamento e veicolo di decisioni fondamentali per la loro vita.

In tal senso, chiare sono le richieste ulteriori degli attivisti per l’ambiente e dei numerosi enti e movimenti che hanno partecipato alle piazze di ieri: non solo finanziamenti e atti concreti delle istituzioni a livello locale e globale, ma anche e sopratutto una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.

A tal proposito, sono due gli slogan che hanno aperto le numerose manifestazioni cittadine: #Peoplenotprofit e #Earthfor99.

grafica sciopero globale 25 marzo
grafica per il lancio dello sciopero globale del 25 marzo

Questi per inidicare quella contrapposizione tra alto e basso, tra chi detiene il potere politico ed economico e chi lo subisce, tra l’1% della popolazione che decide sul restante 99% in un sistema economico (estratto del comunicato di “FFF – Italia”) che è fortemente ingiusto e figlio di secoli di sfruttamento e oppressione attraverso il colonialismo, l’estrattivismo e il capitalismo.

In sintesi: responsabilizzazione delle scelte istituzionali; la costruzione di un nuovo sistema economico eco compatibile e che metta al centro i diritti di uomini e donne in tutto il globo; una difesa dell’ambiente che incida sulla quotidianità e sulla vita di ognuno.

Per l’ambiente contro la guerra.

Non solo richieste di diritti e difesa dell’ambiente, ma anche pace nella lista delle rivendicazioni del movimento ambientalista.

“Un pianeta ecologicamente sano ma attraversato da guerre e violazioni dei diritti umani non è il pianeta che vogliamo. Ripudiamo la guerra, lo sfruttamento e l’oppressione in tutte le sue forme. Un pianeta sano e vivo non potrà mai coesistere con qualsiasi conflitto armato, inutile, devastante”.

Foto contro la guerra
Foto di una delle manifestazioni contro la guerra di queste settimane

Questo un estratto di un comunicato di “Fridays for future – Italia” che pone la lotta alla guerra come elemento importante. Secondo gli attivisti, infatti, coloro che hanno scatenato la guerra in corso sono gli stessi che hanno interessi a far in modo che la crisi climatica prosegua.

Non a caso i combustili fossili come il gas sono tra i principali elementi di guerre e conflitti. Oltre ad essere utilizzati per creare profitto e finanziare armi e dittatori in tutto il mondo.

studenti in piazza per l'ambiente
Studenti in piazza per l’ambiente – Fonte: Torino Today

Sintesi della giornata di mobilitazione è la parte finale dell’appello del movimento globale per l’ambiente che riporto qua di seguito:

“Ci salveremo con le piazze. Piazze collaborative, sinergiche, intersezionali. Ci salveremo facendo rumore, più rumore delle esplosioni di conflitti in giro per il mondo. Ci salveremo anche facendo silenzio, ascoltando chi ne sa più di noi. Passando il microfono alle persone da sempre sfruttate, razzializzate, discriminate. Ci salveremo ricordandoci a vicenda che un mondo diverso non è solo possibile ma estremamente necessario. E che otterremo un cambiamento radicale solo con una lotta intersezionale e profondamente collettiva. Una lotta di tutte e tutti. Perché il potere è davvero dei popoli. Dobbiamo solo riprendercelo”

Ce la faremo?