La Legge, è uguale per tutti

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CONI
Politica e Federazioni

Fin dove può arrivare l’essere umano?  Fino a che livello? Fino a che bassezza? Quanto può valere la propria dignità? Ma, quel che è più assurdo, resta l’eventuale motivazione.

In questo caso, parliamo del quasi niente. Parliamo di una poltrona regionale, a cui non spettano compensi  di qualsiasi genere e natura, se non forse, il prestigio? Forse, la sete di potere, quando niente può essere comandato più di tanto? Forse, la tesa del cappello che si indossa, da troppo tempo, toglie visibilità, offuscando vista? I quesiti che sorgono, sono talmente tanti e senza senso, che non si riesce a venirne a capo e soprattutto, a comprendere, oggettivamente, cosa può muovere animo umano, ove presente.

La contesa, racchiusa, ancora una volta, nel rinnovo di cariche Federali periferiche. Ancora una volta, ne viene coinvolta una Federazione di grandi numeri, quindi, di grossi interessi? Neanche quello, almeno al regionale, forse.. si spera..

La cosa ancor più assurda, è che a muovere tutto questo, è un attempato signore, ultranovantenne, che si ricopre di ridicolo, quando, dovrebbe comprendere, che è ora, di far posto a nuove leve e dare esempio; quando, dovrebbe comprendere, che esiste il Fair Play; quando, dovrebbe comprendere, che in una contesa, specie in ambito sportivo, prevale il più forte del momento, il meglio preparato e, non è giusto, usare mezzi squalificanti e dequalificanti, per cambiar verdetto; quando, dovrebbe comprendere, che le scorrettezze, non portano vittoria; e, tra l’altro, ci si elegge ad educatore.. di cosa? Ci si chiede?

Per una campagna elettorale, si arriva a rivolgersi al Tribunale Federale, per vedere, eliminare avversario? Dove, è la stessa Federazione, che controllati i documenti, ha dato via libera alla candidatura? Ma allora, si mette in dubbio l’operato stesso della Federazione che si rappresenta? Quindi, si sta dicendo, contemporaneamente, che la Federazione non è garante? E che la Federazione, rappresentata, dal candidato, autore del misfatto, ed uscente, non è la madre di tutti i tesserati, in egual modo? A questo punto, viene da dubitare, questo “signore”, ha sempre adottato stesso peso e misura e, quando ciò che accade, non piace, cerca di trovar cavillo e fango, per vincere “a tavolino” il match? Ma, nessuno si vergogna di se stesso e di essere rappresentato in tal guisa, da tal soggetto?

La decisione (06.05.2021), pubblicata ufficialmente, sul sito Federale, avversa, al ricorso promosso in data 29.04.2021, recita testualmente: <<il motivo è infondato e va respinto>> e prosegue, <<Il Tribunale Federale rigetta il ricorso presentato… in quanto infondato nel merito>>

Mai Legge, fu più uguale per tutti; mai Legge, è stata più applicata nel giusto; mai Legge, ha trovato più merito che, meritocrazia.. Giustizia è resa, nel rispetto delle parti.

Sarà, solo l’urna, ha decidere, in questo caso, il vincitore; sarà solo l’urna, a riconoscere merito e Fair Play. Ci si augura solo, adesso, che la coscienza, abbia sopravvento; che la mente, non sia prevalsa dalla pancia, o meglio, dall’appannaggio di ritorno; che tali sistemi, antisportivi ed “illeciti”, per certi versi, siano condannati da chi, ha coscienza tranquilla e possa porre, onestamente, capo sul cuscino, per riposare membra; ed il 22.05 p.v. porti, finalmente, luce e fondamentalità, allo Sport campano e, gli elettor coscienti, a rimirarsi in specchio, con onesta.