Campania: Pietra miliare, dello Sport italiano

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momento assembleare
il solenne momento dedicato a Nicola Tempesta e Camillo Alfinito

La roccaforte, è stata smantellata…  ed in un feudo, dove i punteggi fra le parti, erano, sulla carta, alla pari.. del resto, non dimentichiamo che la Campania, è una fra le regioni più forti in Italia, per la sommatoria di punteggi di Judo, Lotta e Karate. Destabilizzare, potere così forte e radicato, era davvero impresa.. senza contare tutti i sotterfugi, posti in atto e le minacce, velate o meno, poste in essere anche, in piena assemblea elettiva.. e qui, è vacillato castello, perché finalmente, coro unanime di protesta si è alzato veemente, contro lo strapotere perpetuato per anni e la presenza massiccia di “papi” nazionali a dimostrare, quanto era sentito e pesante, sull’ago della bilancia nazionale, il feudo campano.. Ed il grido di protesta, ancor più si è elevato, quando, l’ancora non eletto ed in quel momento, senza diritto alla parola, del Judo regionale, ha tentato di destinare Presidenza Onoraria al Nasti, palesando, una riunione dei settori (intervenuta quindi, nelle more dell’assemblea), senza che essi stessi, in quel preciso momento, potessero sentenziare.. il gruppo ha retto all’impatto, alle presenze, ai tentativi poco velati di sotterfugi rocamboleschi di sovvertire previsioni e risultati, compresa l’ultima, di veder venir meno, l’obbligatorietà del candidato uscente (da più di tre mandati), a quanto sancito da Statuto, in merito al raggiungimento del quorum del 55% più 1, per essere rieletto.. La flemmaticità di Bracciante, da encomio solenne. Il verdetto, ha scardinato tutto e cambiato, riscrivendola, la storia.. La Campania ha vinto, il gruppo ha vinto, Bracciante ha vinto, senza appello, senza discussioni o recriminazioni, come era giusto andasse.

Pietra miliare, la Campania, che già, dalle elezioni nazionali, aveva fortemente, fatto sentire sua voce e ragioni, in ordine al cambiamento da tutti richiesto ma, sottovoce espresso dagli altri; il coraggio, ancora manca, per intraprendere nuove strade e cercare, si spera, migliorie. Archiviata l’elezione nazionale, con una semi vittoria, da ambo gli schieramenti, è arrivato il turno di questa Regione, all’ombra del Vesuvio. Raccontare, tutto quanto è occorso, in questo lasso di tempo, troppo prolisso. Basti solo dire che tutto ciò, che di scorretto, poteva essere messo in atto e, fino all’ultima scheda posta nell’urna elettorale, dalla reggenza uscente, è stato attuato o tentato di attuare. Dalla carta bollata, alle infamie pubbliche e private, a minacce, poco velate, per non parlare dei tentativi in corso d’opera, di rilettura ed accomodamento, di comodo, dello Statuto, con il suffragio, della coorte nazionale. Presenti: Domenico Falcone, Presidente Federale Nazionale, FIJLKAM; Colonnello Giuseppe Matera, Vice Presidente Nazionale, settore Judo; Vice Presidente Vicario Nazionale, settore Lotta, Giovanni Morsiani. Con tanto clamore ed “orrori”. Neanche a Cinzia Colaiacomo, Consigliere Nazionale, settore karate, è stato concesso di salutare i presenti.

L’unico momento solenne, di commozione e di coinvolgimento di tutti i presenti, giusto e sentito, lo spazio, riservato alla memoria dello scomparso, M° Nicola Tempesta nel Judo e di Camillo Alfinito, nella Lotta.

Dopo il primo Presidente Regionale Campania, Aldo Cercirillo (Imprenditore), risalente a 50 anni addietro, arriva l’incoronamento di Aldo Nasti, al più alto seggio regionale e da lì, per oltre 30 anni, ha governato. Ieri (22.05.2021), la storia, ha cambiato corso, ha cambiato rotta, è uscita dal giogo del “terrore”, dalla sottomissione perpetua. Un gruppo di Karate, Judo e Lotta, rinsaviti, hanno avuto il coraggio di affrontare “toro per le corna” e, non tanto il toro, ma quei “bei” figuranti che attorno al toro, fanno bella mostra (banderilleros che piccano, accompagnati dai puyazos). Alla fine, il toro, come in tutte le corride, era solo la vittima sacrificale da offrire, per salvare il loro piccolo regno, costruito intorno a se stessi.

Alla fine della conta, si è rilevato che, non sono certo mancati cecchini, traditori dell’ultima ora (aggiunti ai precedenti voltafaccia) e qualche picador che ha sbagliato, di volontà, bersaglio, volgendolo al matador, ma quello che più spiace, è il venir meno all’amicizia, al coeso gruppo che, aveva chiesto sostegno. Come si è notata, ancora una volta, l’allontanamento di questi ultimi, senza neanche l’educazione del lasciar saluto, cosa d’uopo, anche nella sconfitta. L’abbandono della sala dell’adunanza, della maggior parte dei votanti, subito dopo lo scrutinio del Presidente e senza tener da conto, delle successive elezioni di settore, la dice lunga.

92, le società accreditate che potevano esprimere, 305 voti validi. Per la carica di Presidente del Comitato Regionale Campania FIJLKAM, viene eletto, Antonio Bracciante con 159 preferenze, contro le 144, andate all’uscente Aldo Nasti; 2, i voti nulli. I Vice Presidenti candidati, a loro volta, riportano: 91 preferenze, 5 bianche (astenute) e 2 nulle, per il Judo di Bruno D’Isanto (riconfermato al suo ultimo mandato); 32 voti nella Lotta, per Gennaro Esposito (stranamente, aveva ritirato propria candidatura, Arturo Varriale, l’uscente detentore); vanno al Karate, infine, 102 consensi, 11 schede/voti di astenuti e 3, nulle (che riconfermano, all’ultimo mandato, Nicola Mirabella).

 La Lombardia, allo stesso modo, chiamata al voto, lamentando, giustamente, l’assenza completa delle istituzioni Federali che invece, erano stranamente presenti in Campania, cambia anch’essa rotta e rappresentante regionale. Riccardo Zambotto, Vice Presidente uscente del settore Karate, sale sul seggio massimo lombardo con 305 voti; Cinzia Cavazzuti, prende la Vice Presidenza del settore Judo con 95, preferenze, contro le 52 di Fabrizio Bernabei; confermato alla Lotta, Francesco Placenti; Michele Angelo Austoni, nel Karate, stravince su Francesco Landi, per 134 consensi, contro i 27.

L’Italia, può cambiare, lo Sport italiano, deve cambiare!