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giovedì, Aprile 25, 2024

Luca Dirisio non è mai “sparito” per chi è andato oltre le hit e le classifiche

CULTURA E SPETTACOLOLuca Dirisio non è mai “sparito” per chi è andato oltre le hit e le classifiche
Luca Dirisio in un frame del video “Calma e sangue freddo”

Ero solo un ragazzino di 14 anni quando nell’estate del 2004, un giovane artista emergente carico di energie entrò nelle vite di tutti noi cantando “Calma e sangue freddo”, uno dei tormentoni (belli) di quell’estate.

Sto parlando di Luca Dirisio, cantautore abbruzzese che da quel momento sarebbe rimasto per sempre nei cd, podcast, diari di tutti i ragazzi e le ragazze che avevano capito quanto avesse da dire questo artista.

La vita a volte non mi sembra nient’altro che un susseguirsi di frasi fatte e battute scontate, che una volta entrate nell’uso comune, vengono ripetute esattamente come fa un pappagallo, con la differenza che però  quest’ultimo lo fa per caratteristiche naturali, gli umani per adeguarsi alla massa.

Perché dico questo? Perché è successo anche con Luca!

“sparirò… ha mantenuto la parola” non immaginate quante volte ho letto questa “battuta” sotto la sua canzone “Sparirò” con la quale partecipò a Sanremo2006, ma al di la dei gusti “comici” discutibili, il problema è uno solo: Luca non è mai sparito, forse siete voi che non siete mai andati oltre ciò che vi propina il mainstream.

Luca forse è sparito dalle radio, ma non dal cuore (e dallo stereo) di chi non ha mai smesso di ascoltarlo e trovare nella sua musica la forza per affrontare i periodi no, e la gioia di sognare nei momenti belli.

Nessun testo banale o scritto appositamente per assecondare qualche moda del momento, niente del genere! Luca scrive perché ha veramente qualcosa da raccontare, non gliene mai fregato niente di entrare nei salotti televisivi, preferisce leggere e trascorrere del tempo con la sua famiglia che da come si vede sui social, ama alla follia.

Non è più quel giovane incazzato con il sistema che ha provato a distruggere da dentro con la sua musica, ora è sereno e lo combatte con un cuore diverso.

Io personalmente devo molto al Luca “giovane e incazzato”, è stato una benedizione per il me di quegli anni che divideva la spensieratezza della giovane età al tormento di dover prima o poi accettare l’omologazione (che sembrava essere inevitabile) di essere uguale a tutti gli altri per potercela fare nella vita.

In quella lontana estate del 2004, quel giovane ragazzo ha cambiato la vita a me e a chi come me, aveva bisogno di un punto di riferimento per capire che si poteva arrivare in alto pur rimanendo se stessi.

Non so se leggerai mai caro Luca, ma ti volevo dire grazie di vero cuore… grazie soprattutto per aver scritto “Usami” che in un periodo di forte solitudine è stata la ancora di salvezza che mi aiutato a rialzarmi.

“ Son disposto a dimostrare cosa ho dentro e fino in fondo, non mi abbasso a certi schemi per denaro o altri valori, l’importante è che io riesca a stare in piedi anche domani, e non servirà un abbraccio, BASTA E AVANZA IL MIO CORAGGIO…”

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Francesco Ronca
Francesco Ronca
Mi chiamo Ciccio Ronca, ho superato da poco i 30 all’anagrafe. Mi piace andare avanti, ma non riesco ad abbandonare l’adolescenza. Ci vediamo a scuola!

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